Prima Informazione CR: l’indagine che le banche effettuano sul conto di un’azienda prima di concedere un finanziamento
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Nell’esercizio dell’ordinaria attività di lending, la banca vanta il diritto di richiedere, sul conto delle imprese che per la prima volta avanzano loro una richiesta di affidamento, tutte le informazioni relative agli ultimi 3 anni della loro storia creditizia, così come risultano registrate nella Centrale dei Rischi di Banca d’Italia.
Questa indagine prende il nome di Prima Informazione CR.
L’importanza della Prima Informazione CR
Per un intermediario finanziario il diritto di ottenere la Prima Informazione CR scatta solo quando un’impresa, senza rapporti fiduciari attivi con l’istituto, richiede formalmente – per la prima volta – la concessione di un affidamento o di un finanziamento di qualsiasi importo.
Durante il successivo processo istruttorio, le valutazioni di merito a supporto della delibera vertono tipicamente sull’analisi di:
- documenti “di parte” (forniti dalla richiedente, quindi soggettivi) come bilanci, business plan, ecc. che consentono di mettere a fuoco la situazione economico-finanziaria aziendale e la sua evoluzione (anche in termini prospettici);
- documenti “di terzi” (quindi oggettivi) come la “Prima Informazione CR”: un flusso continuativo di dati frutto dell’interazione tra impresa e Sistema bancario, registrati durante un arco temporale di ben 36 mesi e in grado di fornire una rappresentazione molto accurata circa la qualità e il trend dell’indebitamento aziendale.
Elementi della Prima Informazione CR
Con la Prima Informazione CR, l’istituto di credito può quindi disporre di tutti gli elementi necessari per indagare a fondo il comportamento finanziario tenuto dall’azienda nell’ultimo triennio.
Tra le informazioni disponibili, emergono:
- il numero di istituti affidanti e la loro evoluzione (aumento, diminuzione)
- l’ammontare ‘aggregato’ di tutti gli accordati e gli utilizzi in essere (senza distinzione per singola banca)
- la composizione per forma tecnica dell’appoggio creditizio complessivo
- il trend e l’intensità di applicazione alle linee di credito
- la presenza, l’entità e la durata di sconfinamenti o scaduti
- l’eventuale segnalazione di criticità gravi (sofferenza, past-due)
A queste informazioni si aggiunge un “contatore” che riporta il numero delle richieste di Prima Informazione CR in corso.
È un dato rilevante perché indicativo del numero di nuovi intermediari creditizi a cui si è rivolta l’azienda.
Tale contatore è ovviamente visibile anche alla banca con un rapporto creditizio già in essere con l’azienda e, se tenuto monitorato, consente di capire se nuovi istituti hanno concesso o meno nuove linee di credito.
Una Prima Info CR non accompagnata da un successivo incremento dei fidi potrebbe quindi essere interpretata come un segnale di debolezza aziendale.
Per quanto fin qui esposto, le imprese devono quindi presentarsi ad un nuovo istituto di credito avendo piena conoscenza della propria storia creditizia al fine di:
- evitare di avanzare richieste con scarsa possibilità di essere accolte,
- negoziare l’applicazione di termini e condizioni eque sul nuovo affidamento.
Conoscere la Storia Creditizia aziendale
La Prima Informazione CR è solo un’ulteriore conferma di quanto sia importante per un’impresa affidata essere pienamente cosciente dei dati registrati a suo nome nell’archivio della Centrale Rischi di Banca d’Italia.
In altri termini, l’impresa che ricorre al credito bancario ha il dovere di conoscere la propria “storia creditizia” in modo da poter disporre di un quadro sempre aggiornato e allineato a quello a disposizione delle banche affidanti.
Solo attraverso il presidio sistematico dell’indebitamento potrà curare lo stato e l’evoluzione della sua reputazione finanziaria ed essere preparata a giustificare eventuali anomalie o criticità emerse in passato.
Oggi tutte le aziende hanno la possibilità di acquisire gratuitamente sul portale ArteWeb di Banca d’Italia i dati relativi alla propria CR (gli stessi a disposizione delle banche).
Presidiare l’indebitamento finanziario
Abbiamo visto come la Prima Informazione CR, per un’azienda che non monitora il proprio stato di indebitamento, può rappresentare un serio elemento di rischio nel rapporto con le banche e per l’accesso al credito.
Perché allora, nonostante la facilità di acquisizione della CR e la sua grande rilevanza per una gestione attiva dell’indebitamento e delle relazioni con gli intermediari creditizi, solo un esiguo numero di imprese ne trae beneficio?
Questa lacuna del sistema-azienda italiano è riconducibile principalmente a tre fattispecie (corrispondenti ad altrettanti livelli di consapevolezza):
- aziende che non sono a conoscenza della Centrale Rischi;
- aziende che conoscono la Centrale Rischi ma non acquisiscono i dati;
- aziende che dispongono del documento (PDF) della CR ma incontrano difficoltà nell’interpretazione e utilizzo pratico dei dati.
In MF CentraleRisk ci impegniamo, da anni, a creare consapevolezza sui temi della corretta gestione dell’indebitamento attraverso l’efficace utilizzo della CR. Abbiamo pubblicato diversi articoli per aumentare la conoscenza su questa tematica (trovi tutti gli articoli qui).
Tra gli articoli pubblicati, uno riguarda proprio i cambiamenti introdotti da Banca d’Italia per semplificare l’accesso alla Centrale Rischi, dove abbiamo descritto i semplici passaggi necessari per acquisire automaticamente, ogni mese, le segnalazioni CR aziendali.
Per facilitare l’analisi del “PDF” di Banca d’Italia, abbiamo anche sviluppato una specifica piattaforma, MonitorCR, che consente di rendere automatica la riesposizione e l’analisi mensile dei dati, restituendo un quadro chiaro e costante dell’indebitamento finanziario dell’azienda.
I responsabili della funzione finanziaria o gli stessi imprenditori che intendono:
- disporre delle stesse informazioni utilizzate dagli intermediari creditizi nelle loro valutazioni di rischio,
- accedere ad un nuovo livello di consapevolezza circa lo stato di salute finanziaria dell’azienda,
- individuare tempestivamente le aree di potenziale o effettiva criticità e capire quali azioni attivare,
- ottimizzare i termini e le condizioni di accesso al credito
oggi non hanno più alibi: possono contare sulle semplificazioni introdotte da Banca d’Italia per accedere in maniera stabile ai loro dati CR.
Ma possono contare anche sul nostro concreto supporto
Siamo infatti a disposizione con il bagaglio di esperienza maturato sulla Centrale Rischi per aiutare le aziende dalla fase di prima acquisizione dei dati CR fino alla loro analisi attraverso il nostro sistema MonitorCR:
Al termine di questa analisi invieremo un report ricco di informazioni utili per disporre di una visione chiara e dettagliata dell’indebitamento finanziario aziendale e presidiare al meglio ogni singolo aspetto, “prima info CR” compresa.
Roberto Tarricone
Head of Marketing & Partnership
MF CentraleRisk spa